BRUXISMO

BRUXISMO?

 BRUXISMO: BITE PERSONALIZZATO!
Nello studio dentistico di moderna concezione la terapia del bruxismo e, in generale, dei disordini dell’articolazione temporo-mandibolare richiede una grande personalizzazione della terapia che dovrà essere affidata a un dentista con provata esperienza gnatologica o a un Chirurgo Maxillo-Facciale per poter trarre il massimo beneficio.

Esiste un disturbo del sonno, molto frequente, chiamato bruxismo. In gnatologia e maxillo facciale il bruxismo è considerato una parafunzione: cioè una funzione che non è utile al paziente, ma che ha delle cause scatenanti ancora non perfettamente codificate e degli effetti, invece, molto rilevanti sull’apparato stomatognatico. Il paziente con bruxismo serra e digrigna i denti durante il sonno con modalità ed intensità di forza variabile e, specialmente, durante le prime fasi del sonno. Le cause che inducono questa parafunzione sono oggetto di studio da parte della comunità scientifica internazionale, ma a tutt’oggi sono stati individuati due principali temi di discussione. Il primo è legato a fattori squisitamente meccanici che intervengono in pazienti che non hanno arcate dentarie in perfetto allineamento, quindi con alterazioni della posizione di alcuni denti rispetto alla funzione a cui sono deputati. Gioca un ruolo molto importante anche la presenza di corone protesiche incongrue con alterata altezza che indurrebbero la mandibola a percorsi anomali nell’apertura e chiusura della bocca. L’altro fattore che si suppone induca la parafunzione è psicologico: il bruxismo sarebbe in effetti un tic che rappresenterebbe lo sfogo di stress accumulati durante il giorno. Purtroppo questo tic è lungi dall’essere scevro da conseguenze. Il problema bruxismo ha, ovviamente, vari livelli di gravità che, in maniera semplice, vanno dall’usura iniziale di canini ed incisivi laterali, fino alla scomparsa quasi totale delle cuspidi sui molari con un generale appiattimento degli elementi dentari e conseguentemente una perdita dell’altezza dell’occlusione. Il dentista esperto guarda con occhio attento alla perdita dell’altezza, la quale, si riflette anche nell’estetica del sorriso con la formazione di pliche (rughe) agli angoli della bocca che, purtroppo, danno un aspetto vecchieggiante al paziente. Ulteriori danni legati al bruxismo sono reperibili nelle gengive ed in generale al parodonto, cioè il legamento che lega il dente alle ossa mascellari. Nel corso degli anni nel bruxismo si assiste anche a fratture dei denti e a un progressivo aumento della sensibilità al freddo per la presenza di recessioni gengivali. Tra le conseguenze piu’ importanti del bruxismo possiamo citare le alterazioni progressive all’articolazione temporo-mandibolare (A.T.M.) e alla sequela di contratture dolorose della muscolatura del collo conseguenti al continuo lavoro asimmetrico dei muscoli elevatori della mandibola. Queste alterazioni possono poi sfociare, nella concomitante presenza di malocclusione non trattata, in SAD o sindrome algico-disfunzionale. In gnatologia o chirurgia maxillo facciale la terapia di questa parafunzione è legata all’uso di un dispositivo intraorale mobile chiamato “bite”. Il bite di durezza variabile,legata al tipo di risultato che si ricerca, è progettato in maniera assolutamente individuale, poiché è fondamentale regolare l’altezza dell’occlusione in modo da allentare le tensioni a carico dei muscoli elevatori della mandibola. Lo spessore esattamente calcolato del bite fa sì che la mandibola si possa muovere senza vincoli occlusali ma semplicemente in equilibrio muscolare, favorendo la decontratturazione dei gruppi muscolari coinvolti. Inoltre l’uso del bite impedisce l’ulteriore usura dei denti e quindi ferma la progressione delle faccette di usura. Lo studio della particolarità dell’occlusione dimostra con estrema chiarezza la necessità di costruire i dispositivi terapeutici in modo assolutamente individuale: un bite mal progettato nel bruxismo , purtroppo, non è in grado di poter distinguere il singolo problema legato all’occlusione. Ma la cosa che deve essere chiara è che il bite nelle mani del chirurgo maxillo facciale è uno strumento terapeutico, non la terapia! Non esistono scorciatoie. Il dentista che programma il bite dovrà seguire scrupolosamente, passo passo, l’evoluzione del piano terapeutico, con accurate visite periodiche, modellando il dispositivo secondo le esigenze, andando quindi a scoprire e annullare, se possibile, la causa scatenante evidenziata dall’uso del bite. Il bite ha, inoltre, una durezza variabile, scelta dal dentista in base alle esigenze individuali del paziente. In conclusione, la terapia del bruxismo ed in generale dei disordini maxillo facciali ( SAD ) e dell’articolazione temporo-mandibolare ( a.t.m. ) richiedono una grande personalizzazione della terapia che dovrà essere affidate a un dentista con provata esperienza come gnatologo o a un Chirurgo Maxillo-Facciale per poter trarre il massimo beneficio.

I Centri Di Odontoiatria E Chirurgia Maxillo Facciale Del Dott. Francesco Sacco

Studi Dentistici

I Centri Di Odontoiatria E Chirurgia Maxillo Facciale Del Dott. Francesco Sacco

Numero Unico per Prenotazione Visite: 349 2836227

Numero Unico PrenotazioniSiamo disponibili sempre per assistervi per tutte le vostre esigenze. Potete prenotare la vostra visita specialistica presso i nostri Centri di Odontoiatria E Chirurgia Maxillo Facciale al numero unico: 349 2836227

STUDIO DENTISTICO SACCO NETWORK:

Implantologia A Carico Immediato

Studio Dentistico Dott.Francesco Sacco

Dentista

Dentisti

DENTISTA SALERNO

DENTISTI CAMPANIA

Centri Dentistici Salerno

Gnatologo Salerno


http://www.implantologiacampania.it/

Implantologia

CENTRI ODONTOIATRICI SALERNO

Centro Implantologia


http://www.centroodontoiatria.info

GNATOLOGO

Chirurgo Orale


http://www.parodontologo.it